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Protagonisti e riflessioni alla Giornata Salesiana dell’Istruzione e Formazione Professionale

Lo scorso 8 novembre 2024, Milano ha ospitato un evento centrale per la formazione professionale in Lombardia: la Giornata Salesiana dell’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), presso l’Istituto Salesiano Sant’Ambrogio. L’iniziativa, organizzata dall'Ispettoria Salesiana Lombardo Emiliana e dal CNOS-FAP Regione Lombardia, ha raccolto educatori e formatori provenienti dai 5 centri di formazione (Brescia, Treviglio, Sesto S.Giovanni, Milano e Arese), ponendo al centro la cultura della legalità e le nuove sfide della formazione professionale per i giovani.

Cultura della legalità e innovazioni formative nella IeFP salesiana

Lo scorso 8 novembre 2024, Milano ha ospitato un evento centrale per la formazione professionale in Lombardia: la Giornata Salesiana dell’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), presso l’Istituto Salesiano Sant’Ambrogio. L’iniziativa, organizzata dall’Ispettoria Salesiana Lombardo Emiliana e dal CNOS-FAP Regione Lombardia, ha raccolto educatori e formatori provenienti dai 5 centri di formazione (Brescia, Treviglio, Sesto S.Giovanni, Milano e Arese), ponendo al centro la cultura della legalità e le nuove sfide della formazione professionale per i giovani.

I protagonisti della giornata

La mattinata è iniziata con una tavola rotonda dal tema “Formare una cultura della legalità in una società multiculturale“, che ha visto interventi di ospiti d’eccezione: Flavio Tranquillo, giornalista di Sky, Bruno Cerella, ex giocatore professionista di basket e fondatore di SLUMs DUNK, e Giuseppe Guastella, giornalista di cronaca giudiziaria per ANSA e Corriere della Sera.

Cerella ha condiviso la propria esperienza e la propria storia di sportivo professonista e quella parallela di SLUMs DUNK, un progetto che utilizza lo sport per promuovere l’integrazione e contrastare le disuguaglianze sociali nelle periferie, contribuendo così alla costruzione di una legalità vissuta nel quotidiano. “Educare alla legalità significa offrire strumenti di riscatto e una visione positiva del futuro, anche attraverso piccole azioni quotidiane“, ha spiegato Cerella, riflettendo su come lo sport possa contribuire a prevenire situazioni di disagio e a promuovere la coesione sociale.

Giuseppe Guastella e Flavio Tranquillo hanno portato il loro punto di vista, discutendo l’importanza del giornalismo nella creazione di una coscienza civica e nel mantenere viva la memoria storica dei grandi temi di giustizia e legalità. “La giustizia è un processo che richiede trasparenza e memoria storica per essere realmente compresa. È nostro dovere aiutare i giovani a riflettere criticamente sul valore delle leggi e delle norme sociali“, hanno dichiarato di comune accordo.

Una giornata dedicata alla Formazione Salesiana

L’evento si è aperto alle ore 9:00 con il saluto di Don Roberto Dal Molin, Ispettore dell’Opera Salesiana e Presidente CNOS-FAP Regione Lombardia. Dopo la preghiera iniziale, gli ospiti hanno condiviso le proprie esperienze sul tema della legalità, offrendo una riflessione profonda sul ruolo educativo della scuola e della formazione professionale in una società sempre più caratterizzata dalla multiculturalità. La mattinata si è conclusa con una Celebrazione Eucaristica presso la Basilica di Sant’Agostino, presieduta da Don Roberto Dal Molin, e con un buffet presso l’Istituto Salesiano Sant’Ambrogio, momento di socialità e scambio per tutti i presenti.

Il Modello Sperimentale della Filiera 4+2: un percorso di innovazione formativa

Il pomeriggio ha offerto l’opportunità di approfondire il modello sperimentale della filiera formativa 4+2 con una presentazione a cura di Roberto Vicini, consulente di Regione Lombardia. Questa innovativa filiera formativa, promossa partire dal 2024/2025 dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e implementata da Regione Lombardia nel sistema IeFP, è volta a creare percorsi integrati e articolati, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze di una formazione professionale in grado di preparare i giovani per le sfide del futuro

Vicini ha illustrato i punti chiave del modello sperimentale lombardo, soffermandosi sui nodi principali della normativa e sui percorsi di certificazione delle competenze. L’intervento ha evidenziato l’importanza della formazione tecnica e professionale, che offre competenze concrete e rispondenti ai fabbisogni locali.

Giornata Salesiana dell'Istruzione e Formazione Professionale

Formazione e legalità: un legame indissolubile

La Giornata Salesiana dell’Istruzione e Formazione Professionale ha rappresentato anche un’occasione per discutere l’importanza dell’integrità morale nella formazione dei giovani, affrontando temi come il valore della legalità e della multiculturalità. Gli educatori hanno avuto l’opportunità di ascoltare consigli e appelli dei relatori, che hanno sottolineato come il rispetto delle leggi sia il pilastro di una società equa e civile.

La visione salesiana per un futuro di speranza

L’evento si è chiuso nel pomeriggio con i saluti finali, ma l’impegno degli educatori salesiani prosegue. Ogni giornata come questa rappresenta un momento di crescita e un’opportunità per i formatori di riflettere sul proprio ruolo, rinnovando la missione di accompagnare i giovani verso un futuro di speranza. La formazione professionale, se radicata nei valori salesiani, diventa infatti un potente strumento di inclusione sociale e promozione della legalità, capace di trasformare la vita dei giovani e delle loro comunità.

Seminario Europa 2024: Formazione e Innovazione per il Futuro del Lavoro

seminario europa 2024

Una riflessione sull’evoluzione della formazione professionale: il futuro del lavoro e delle competenze giovanili

Il Seminario Europa: storia e scopo dell’evento

Dal 24 al 25 ottobre 2024, si è svolta in Lombardia la 36ª edizione del Seminario Europa, evento annuale organizzato da CIOFS-FP ETS e Forma, dedicato ai temi della formazione professionale e dell’istruzione tecnica. Questa edizione, intitolata “Formare al lavoro per trasFormare la vita: il futuro adesso!”, ha portato al Cosmo Hotel Palace di Cinisello Balsamo e alla Sala Marco Biagi del Palazzo della Regione Lombardia un dibattito ricco di contenuti e proposte per rispondere alle sfide del lavoro contemporaneo e alle necessità formative dei giovani.

Dal 1989, il Seminario Europa rappresenta un momento chiave per i professionisti della formazione professionale e per le istituzioni nazionali ed europee. L’evento si inserisce nel più ampio contesto delle politiche europee sul lavoro e la formazione, nato in un periodo di intensi cambiamenti politici e sociali. In quell’anno, in risposta alle nuove disposizioni del Trattato dell’Unione Europea, il CIOFS-FP ha dato vita a un appuntamento annuale volto a promuovere l’innovazione e l’aggiornamento della formazione professionale. Ogni edizione si svolge in una regione diversa, coinvolgendo attivamente operatori del sistema IeFP (Istruzione e Formazione Professionale), aziende, accademici e rappresentanti politici.

seminario europa 2024

Il Tema 2024: formazione come strumento di cittadinanza e crescita

L’edizione 2024 del Seminario Europa ha messo al centro il lavoro come strumento di cittadinanza attiva, non solo come risposta al mismatch tra domanda e offerta di competenze. L’idea portante è quella di un lavoro che contribuisca al miglioramento della società e offra ai giovani un’opportunità di crescita personale e professionale. La formazione, secondo i principi della pedagogia salesiana, viene proposta come un cammino per trasformare fragilità in risorse, stimolando i ragazzi a diventare protagonisti attivi della loro carriera.

Progettare il nuovo: innovazione dei profili professionali e dei laboratori, ascoltando il presente e costruendo il domani

L’intervento di Franco Pozzi, Direttore Generale di CNOS-FAP Lombardia, e di Francesco Cristinelli, Direttore della sede di Sesto San Giovanni, ha approfondito come il sistema educativo salesiano possa accendere il “fuoco” della curiosità e della motivazione nei giovani. Nel loro discorso, intitolato “Scintille”, hanno posto l’accento su due linee guida fondamentali della formazione: le radici solide nel sistema salesiano e lo sguardo innovativo verso il futuro.

Pozzi e Cristinelli hanno utilizzato la metafora delle “scintille” per descrivere l’approccio educativo che CNOS-FAP promuove, il cui obiettivo è ispirare e attivare il potenziale di ciascun allievo, anche nelle situazioni più sfidanti. “Non si tratta di fornire soluzioni perfette, ma di dare vita a percorsi che accendano nei giovani la voglia di imparare,” ha spiegato Cristinelli, facendo riferimento all’esperienza salesiana, in cui il “fare” gioca un ruolo centrale nell’apprendimento e nella formazione.

Innovazione continua: dal Duale alla Formazione Superiore

Nel loro intervento, Pozzi e Cristinelli hanno esplorato la necessità di un approccio duale alla formazione, che coinvolga intensamente le aziende nella progettazione dei corsi. Questa collaborazione si è concretizzata non solo attraverso i tirocini, ma anche tramite corsi tecnici tenuti presso le Academy delle aziende, consentendo agli studenti di formarsi direttamente in contesti lavorativi reali. “Formazione significa affiancamento e accompagnamento formativo, una responsabilità che condividiamo con le aziende, specie in un panorama lavorativo in costante cambiamento,” ha sottolineato Pozzi.

I rappresentanti del CNOS-FAP Lombardia hanno illustrato come, negli ultimi anni, abbiano investito su percorsi innovativi per rimanere al passo con le richieste del mercato del lavoro. L’introduzione di nuovi settori come la Motoristica e la Logistica nelle sedi di Sesto e Treviglio risponde, infatti, alla necessità di preparare tecnici specializzati nelle aree più richieste dalle imprese. Inoltre, hanno accennato alla creazione di percorsi post-diploma specifici per i settori in crescita, come la manutenzione di veicoli ibridi, la termoidraulica e la frigoria, per soddisfare il fabbisogno delle imprese.

IeFP al centro del dibattito nazionale: verso un sistema di finanziamento stabile

Uno dei temi centrali della due giorni è stato il ruolo del sistema IeFP nel supportare lo sviluppo delle competenze richieste dal mercato del lavoro e nel promuovere un sistema di finanziamento più stabile. I 250 partecipanti e i 30 relatori presenti hanno discusso su come il sistema IeFP possa rappresentare la risposta al mismatch tra domanda e offerta di lavoro, integrando innovazioni didattiche e strumenti digitali all’avanguardia. “Siamo di fronte a una trasformazione strutturale: le nuove filiere produttive richiedono competenze interdisciplinari e flessibili, capaci di adattarsi a contesti complessi e mutevoli,” ha dichiarato CIOFS-FP, evidenziando come i nuovi profili lavorativi richiedano una preparazione ampia, che combini abilità tecniche e competenze trasversali.

Formazione 4.0: competenze tecniche e soft skills per l’industria del futuro

Il sistema manifatturiero italiano si trova oggi a dover affrontare due rivoluzioni parallele: la digitalizzazione e la transizione verde. Questo scenario impone una revisione profonda delle competenze professionali, che devono essere interdisciplinari e capaci di rispondere alla crescente complessità del mercato. Pozzi e Cristinelli hanno discusso l’importanza di sviluppare nei giovani un approccio “a banda larga”, che consenta loro di muoversi tra diversi ruoli e mansioni, valorizzando sia le competenze tecniche sia le competenze soft come creatività, pensiero critico e intelligenza emotiva.

Laboratori di filiera e innovazione didattica

Il Seminario Europa ha posto in evidenza anche la necessità di un cambio di paradigma per quanto riguarda i laboratori tecnici. Al posto dei tradizionali laboratori monodisciplinari, si è discusso della creazione di laboratori di filiera in cui gli studenti possano acquisire competenze in contesti multidisciplinari come Industria 4.0, Meccanica-meccatronica e ICT. Pozzi ha sottolineato l’importanza di considerare i laboratori come spazi dinamici e interattivi, in cui gli studenti possano sviluppare una mentalità aperta e collaborativa.

Il ruolo strategico del Comitato Tecnico Scientifico

La presentazione ha messo in luce anche la funzione strategica del Comitato Tecnico Scientifico (CTS), che facilita la collaborazione tra scuole e imprese, integrando esperti del mondo professionale nella progettazione formativa. Pozzi e Cristinelli hanno ribadito che il CTS svolge un ruolo essenziale per garantire la qualità dell’offerta formativa e per permettere agli studenti di sperimentare l’apprendimento attraverso l’esperienza diretta. “La collaborazione con le aziende e la formalizzazione di accordi tra scuole e imprese sono la chiave per migliorare la qualità della formazione e per rispondere in modo efficace alle esigenze del territorio,” ha affermato Pozzi.

seminario europa 2024

Tutoraggio e transizione dal mondo scolastico a quello aziendale

Un altro punto fondamentale del discorso di Cristinelli è stato il ruolo cruciale del tutor formativo e aziendale. Il tutor rappresenta un “ponte” tra il mondo della scuola e quello dell’azienda, facilitando la transizione degli studenti verso il lavoro. Questo approccio integrato è stato definito dai relatori come una risorsa inestimabile per preparare i giovani a inserirsi con successo nel contesto lavorativo.

La formazione tecnica come motore di crescita del paese

La forza della formazione tecnico-professionale emerge come una risorsa strategica per sostenere lo sviluppo economico e sociale dell’Italia. Con una formazione capace di rispondere in modo dinamico alle trasformazioni del mercato, le giovani generazioni possono diventare veri protagonisti del cambiamento. Con l’auspicio che la “benzina” delle competenze tecniche possa alimentare la crescita del paese, il Seminario Europa 2024 si chiude con un messaggio di speranza e impegno.

Il Sistema Preventivo di Don Bosco e la Formazione Professionale del CNOS-FAP Regione Lombardia

Il Sistema Preventivo di Don Bosco e la Formazione Professionale del CNOS-FAP Regione Lombardia

Il Sistema Preventivo di Don Bosco

L’approccio preventivo di Don Bosco, basato su ragione, religione e amorevolezza, rappresenta un modello educativo che ha lasciato un segno indelebile nella pedagogia. Questo sistema non mira semplicemente alla trasmissione di nozioni tecniche, ma alla formazione integrale dell’individuo, preparandolo sia professionalmente sia moralmente per affrontare la vita con responsabilità e senso civico.

Nel cuore di questa eredità educativa si colloca il CNOS-FAP Regione Lombardia , una realtà che abbraccia pienamente i principi salesiani, integrandoli all’interno dei percorsi di formazione professionale che offre. Con una particolare attenzione ai giovani provenienti da contesti sociali difficili, il CNOS-FAP si impegna a fornire un’educazione che vada oltre le mere competenze tecniche, mirando a formare cittadini responsabili e lavoratori competenti.

Il Sistema Preventivo di Don Bosco mira a prevenire i comportamenti problematici e a promuovere uno sviluppo integrale della persona, in un ambiente caratterizzato da affetto e comprensione reciproca. Il metodo non è solo educativo, ma anche profondamente formativo, puntando a preparare i giovani a diventare cittadini responsabili e partecipativi all’interno della società.

Il Sistema Preventivo di Don Bosco e la Formazione Professionale del CNOS-FAP Regione Lombardia

Ragione

Per Don Bosco, l’educazione deve essere logica e comprensibile per i giovani. Gli educatori devono usare il dialogo e la spiegazione per far comprendere le ragioni dietro le regole e le aspettative. Questo approccio evita il ricorso a metodi punitivi, promuovendo un ambiente di apprendimento positivo e collaborativo.

Religione

L’aspetto religioso del metodo di Don Bosco non si limita alla pratica della fede cattolica, ma si estende alla promozione di valori universali come la solidarietà, la giustizia e l’onestà. L’obiettivo è formare individui non solo competenti dal punto di vista professionale, ma anche dal punto di vista etico e morale.

Amorevolezza

L’amorevolezza è forse il tratto più distintivo del sistema di Don Bosco. Si tratta di un approccio educativo basato sull’affetto e la comprensione reciproca tra educatori e studenti. Questo legame di fiducia permette ai giovani di sentirsi accolti e sostenuti, promuovendo un ambiente sicuro e sereno in cui possono crescere e sviluppare le loro capacità.

La missione del CNOS-FAP Regione Lombardia

Il CNOS-FAP Regione Lombardia si ispira direttamente ai principi del Sistema Preventivo di Don Bosco, offrendo una formazione professionale che integra lo sviluppo tecnico e pratico con la crescita personale e morale. La missione del CNOS-FAP è di fornire ai giovani, in particolare quelli che provengono da contesti svantaggiati, le competenze necessarie per inserirsi nel mondo del lavoro e diventare cittadini attivi e responsabili.

Formazione Professionale e valori umani

L’offerta formativa del CNOS-FAP si distingue per l’enfasi posta sull’educazione integrale della persona. I corsi proposti non si limitano a trasmettere competenze tecniche, ma mirano a sviluppare nei giovani anche valori umani e sociali, quali la cooperazione, il rispetto reciproco e l’impegno civico. Questo approccio si riflette nei numerosi percorsi formativi triennali e quadriennali, che abbracciano settori come la meccanica, l’elettronica, e molti altri.

Il Sistema Preventivo di Don Bosco e la Formazione Professionale del CNOS-FAP Regione Lombardia

Il ruolo dei laboratori e dei tirocini

Una delle caratteristiche distintive della formazione professionale offerta dal CNOS-FAP Regione Lombardia è l’attenzione ai laboratori pratici e ai tirocini. Questi elementi permettono agli studenti di applicare concretamente le nozioni teoriche apprese in aula, facilitando l’acquisizione di competenze direttamente spendibili nel mondo del lavoro. Attraverso le esperienze pratiche, gli studenti imparano a lavorare in squadra, a risolvere problemi reali e a confrontarsi con le sfide del contesto lavorativo.

CNOS-FAP e il Settore DDIF

Il settore DDIF è un elemento centrale nell’offerta del CNOS-FAP Regione Lombardia. Questo settore si occupa di garantire che tutti i giovani abbiano accesso a un’istruzione e una formazione professionale adeguata, in linea con le direttive europee e nazionali. Il CNOS-FAP Lombardia si impegna a fornire percorsi formativi che rispondano alle esigenze del mercato del lavoro, ma che allo stesso tempo siano inclusivi e accessibili a tutti, indipendentemente dalla loro condizione sociale o economica.

Integrazione tra formazione e lavoro

Uno degli obiettivi principali del settore DDIF è facilitare la transizione dal mondo dell’istruzione a quello del lavoro. Attraverso i Servizi al Lavoro, il CNOS-FAP supporta gli studenti nella ricerca di opportunità lavorative, collaborando con le aziende del territorio per favorire tirocini, apprendistati e inserimenti lavorativi. Questo legame stretto con il mondo produttivo locale permette al CNOS-FAP di offrire percorsi formativi che rispondono in modo concreto alle esigenze del mercato del lavoro, contribuendo a ridurre il gap tra formazione e occupazione.

La collaborazione con il tessuto imprenditoriale

Uno degli aspetti di maggior rilievo del CNOS-FAP Regione Lombardia è la collaborazione con il tessuto imprenditoriale locale. Attraverso partnership con aziende del territorio lombardo, il CNOS-FAP riesce a garantire che i suoi corsi siano sempre aggiornati rispetto alle competenze richieste dal mercato. Questo approccio non solo favorisce l’inserimento lavorativo degli studenti, ma permette anche alle aziende di formare personale qualificato secondo le loro specifiche esigenze.

L’apprendistato e l’inserimento professionale

L’apprendistato è uno degli strumenti più utilizzati dal CNOS-FAP per facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Grazie alle collaborazioni con le aziende, gli studenti possono accedere a percorsi di apprendistato che combinano la formazione in aula con l’esperienza diretta in azienda. Questo modello formativo offre un vantaggio competitivo ai giovani, che acquisiscono competenze tecniche specifiche e, al contempo, costruiscono relazioni professionali utili per il loro futuro.

Il Sistema Preventivo di Don Bosco e la Formazione Professionale del CNOS-FAP Regione Lombardia

La formazione permanente

Il CNOS-FAP Regione Lombardia non si limita a offrire formazione professionale ai giovani, ma è anche fortemente impegnato nella formazione permanente. In un mondo del lavoro in continua evoluzione, l’aggiornamento professionale è fondamentale per mantenere la competitività e adattarsi ai cambiamenti tecnologici e organizzativi. Il CNOS-FAP offre corsi di formazione continua sia per chi è già inserito nel mondo del lavoro, sia per chi cerca nuove opportunità professionali.

Conclusioni

Il metodo di Don Bosco, fondato su ragione, religione e amorevolezza, è ancora oggi un modello di riferimento nell’educazione dei giovani. Il CNOS-FAP Regione Lombardia incarna questi valori attraverso un’offerta formativa che integra lo sviluppo tecnico con quello umano, preparando i giovani non solo ad affrontare le sfide del mondo del lavoro, ma anche a diventare cittadini attivi e responsabili. La collaborazione con il tessuto imprenditoriale locale, l’attenzione alla transizione scuola-lavoro e l’impegno nella formazione permanente fanno del CNOS-FAP un attore chiave nel panorama formativo italiano, in linea con l’eredità educativa di Don Bosco.

Autovalutazione e valutazione tra pari: il corso CNOS-FAP per valorizzare le competenze degli studenti

Autovalutazione e valutazione tra pari: il corso CNOS-FAP per valorizzare le competenze degli studenti 3

Scambio di idee e confronto: Riflessioni sulla valutazione nell’IeFP

Gli insegnanti del CNOS-FAP Regione Lombardia sono stati impegnati nei giorni scorsi nel corso “Progettare la valutazione” finanziato dalla L.40. Condotto dal prof. Mario Comoglio e dalla dott.ssa Francesca Napoletano, specialisti in metodologie didattiche che ha coinvolto docenti e formatori dei nostri CFP. Durante il corso, i formatori hanno riflettuto sull’importanza dell’autovalutazione degli studenti all’interno del percorso formativo. Per aumentare la consapevolezza delle proprie competenze e utilizzarla come punto di partenza per raggiungere un livello superiore.

L’iniziativa è stata un’opportunità preziosa per il confronto e lo scambio di idee tra docenti e formatori riguardo al significato e all’utilizzo della valutazione con gli alunni dei corsi IeFP. In particolare, l’attenzione è stata posta sulla valorizzazione delle pratiche di autovalutazione degli alunni e della valutazione tra pari, incoraggiata dai docenti che hanno guidato le attività formative.

L’obiettivo del corso è stato di aumentare la consapevolezza dei docenti riguardo al significato e all’utilizzo della valutazione all’interno dei percorsi formativi dei loro alunni, con particolare enfasi sulla valorizzazione delle pratiche di autovalutazione.

Il ruolo attivo dei docenti

Durante il corso, i docenti hanno coinvolto i partecipanti attraverso sollecitazioni, riflessioni e attività formative, fornendo loro gli strumenti necessari per progettare una valutazione efficace e utile per i propri studenti.

In particolare, è stata sottolineata l’importanza della valutazione tra pari, consentendo agli studenti di valutarsi reciprocamente per migliorare le proprie competenze. Ciò ha permesso ai docenti di apprendere come coinvolgere gli studenti in processi di autovalutazione, favorendo il loro ruolo attivo nel processo di apprendimento e il raggiungimento di livelli di competenza sempre più elevati.

Complessivamente, il corso ha rappresentato un’opportunità significativa di formazione e crescita professionale per gli insegnanti coinvolti.

Il sistema di Istruzione e Formazione Professionale ed il CNOS-FAP Regione Lombardia

Il sistema di Istruzione e Formazione Professionale ed il CNOS-FAP Regione Lombardia 3

Tra i principali operatori di questo sistema spicca CNOS-FAP Regione Lombardia. La presenza diffusa consente a CNOS FAP di intercettare efficacemente i bisogni dei territori della Lombardia e di co-progettare con gli attori locali percorsi formativi professionalizzanti in linea con le richieste di nuove competenze delle imprese.

Lotta alla dispersione scolastica e NEET

In linea con la strategia del sistema IeFP lombardo, uno degli obiettivi prioritari di CNOS-FAP Regione Lombardia è contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico precoce e della condizione di NEET tra i giovani. I centri CNOS-FAP accolgono ogni anno studenti a rischio di abbandono e provenienti da contesti svantaggiati, mettendo in atto specifiche azioni di recupero motivazionale. Una delle leve strategiche è l’attivazione di laboratori professionalizzanti che consentono agli studenti di sperimentare in modo concreto le proprie attitudini, acquisire competenze pratiche e comprendere le prospettive occupazionali offerte dai percorsi IeFP.

In Lombardia nel 2022 la percentuale di NEET è stata del 13,6%, mentre quella di early school leavers si è attestata al 9,9%. CNOS-FAP contribuisce attivamente al contenimento di questi dati promuovendo l’integrazione di ragazzi con disabilità e in condizioni di difficoltà.

Reti territoriali e collaborazione scuola-azienda

CNOS-FAP agisce in stretta sinergia con gli altri attori del sistema IeFP lombardo. I centri collaborano con le scuole superiori per azioni di orientamento e alternanza scuola-lavoro. Allo stesso tempo CNOS-FAP intrattiene rapporti consolidati con le aziende, favorendo esperienze formative in apprendistato, tirocini e inserimenti lavorativi per gli studenti.

Grazie a questa proficua collaborazione nel tempo con le imprese, CNOS FAP ha supportato l’inserimento lavorativo qualificato di migliaia di giovani, contribuendo alla creazione di nuove opportunità professionali e alla coesione sociale sul territorio lombardo.

Obiettivi strategici condivisi

CNOS-FAP persegue obiettivi pienamente integrati nelle linee guida regionali per il sistema IeFP: potenziamento della filiera professionalizzante con il modello duale, lotta alla dispersione scolastica, flessibilità e personalizzazione dei percorsi, rafforzamento dell’orientamento, sviluppo delle reti territoriali scuola-azienda.

L’azione capillare di CNOS-FAP sul territorio lombardo rende l’ente un protagonista chiave del sistema IeFP. Pertanto, capace di dare un contributo concreto al raggiungimento di questi obiettivi di interesse pubblico.