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Protagonisti e riflessioni alla Giornata Salesiana dell’Istruzione e Formazione Professionale

Lo scorso 8 novembre 2024, Milano ha ospitato un evento centrale per la formazione professionale in Lombardia: la Giornata Salesiana dell’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), presso l’Istituto Salesiano Sant’Ambrogio. L’iniziativa, organizzata dall'Ispettoria Salesiana Lombardo Emiliana e dal CNOS-FAP Regione Lombardia, ha raccolto educatori e formatori provenienti dai 5 centri di formazione (Brescia, Treviglio, Sesto S.Giovanni, Milano e Arese), ponendo al centro la cultura della legalità e le nuove sfide della formazione professionale per i giovani.

Cultura della legalità e innovazioni formative nella IeFP salesiana

Lo scorso 8 novembre 2024, Milano ha ospitato un evento centrale per la formazione professionale in Lombardia: la Giornata Salesiana dell’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), presso l’Istituto Salesiano Sant’Ambrogio. L’iniziativa, organizzata dall’Ispettoria Salesiana Lombardo Emiliana e dal CNOS-FAP Regione Lombardia, ha raccolto educatori e formatori provenienti dai 5 centri di formazione (Brescia, Treviglio, Sesto S.Giovanni, Milano e Arese), ponendo al centro la cultura della legalità e le nuove sfide della formazione professionale per i giovani.

I protagonisti della giornata

La mattinata è iniziata con una tavola rotonda dal tema “Formare una cultura della legalità in una società multiculturale“, che ha visto interventi di ospiti d’eccezione: Flavio Tranquillo, giornalista di Sky, Bruno Cerella, ex giocatore professionista di basket e fondatore di SLUMs DUNK, e Giuseppe Guastella, giornalista di cronaca giudiziaria per ANSA e Corriere della Sera.

Cerella ha condiviso la propria esperienza e la propria storia di sportivo professonista e quella parallela di SLUMs DUNK, un progetto che utilizza lo sport per promuovere l’integrazione e contrastare le disuguaglianze sociali nelle periferie, contribuendo così alla costruzione di una legalità vissuta nel quotidiano. “Educare alla legalità significa offrire strumenti di riscatto e una visione positiva del futuro, anche attraverso piccole azioni quotidiane“, ha spiegato Cerella, riflettendo su come lo sport possa contribuire a prevenire situazioni di disagio e a promuovere la coesione sociale.

Giuseppe Guastella e Flavio Tranquillo hanno portato il loro punto di vista, discutendo l’importanza del giornalismo nella creazione di una coscienza civica e nel mantenere viva la memoria storica dei grandi temi di giustizia e legalità. “La giustizia è un processo che richiede trasparenza e memoria storica per essere realmente compresa. È nostro dovere aiutare i giovani a riflettere criticamente sul valore delle leggi e delle norme sociali“, hanno dichiarato di comune accordo.

Una giornata dedicata alla Formazione Salesiana

L’evento si è aperto alle ore 9:00 con il saluto di Don Roberto Dal Molin, Ispettore dell’Opera Salesiana e Presidente CNOS-FAP Regione Lombardia. Dopo la preghiera iniziale, gli ospiti hanno condiviso le proprie esperienze sul tema della legalità, offrendo una riflessione profonda sul ruolo educativo della scuola e della formazione professionale in una società sempre più caratterizzata dalla multiculturalità. La mattinata si è conclusa con una Celebrazione Eucaristica presso la Basilica di Sant’Agostino, presieduta da Don Roberto Dal Molin, e con un buffet presso l’Istituto Salesiano Sant’Ambrogio, momento di socialità e scambio per tutti i presenti.

Il Modello Sperimentale della Filiera 4+2: un percorso di innovazione formativa

Il pomeriggio ha offerto l’opportunità di approfondire il modello sperimentale della filiera formativa 4+2 con una presentazione a cura di Roberto Vicini, consulente di Regione Lombardia. Questa innovativa filiera formativa, promossa partire dal 2024/2025 dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e implementata da Regione Lombardia nel sistema IeFP, è volta a creare percorsi integrati e articolati, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze di una formazione professionale in grado di preparare i giovani per le sfide del futuro

Vicini ha illustrato i punti chiave del modello sperimentale lombardo, soffermandosi sui nodi principali della normativa e sui percorsi di certificazione delle competenze. L’intervento ha evidenziato l’importanza della formazione tecnica e professionale, che offre competenze concrete e rispondenti ai fabbisogni locali.

Giornata Salesiana dell'Istruzione e Formazione Professionale

Formazione e legalità: un legame indissolubile

La Giornata Salesiana dell’Istruzione e Formazione Professionale ha rappresentato anche un’occasione per discutere l’importanza dell’integrità morale nella formazione dei giovani, affrontando temi come il valore della legalità e della multiculturalità. Gli educatori hanno avuto l’opportunità di ascoltare consigli e appelli dei relatori, che hanno sottolineato come il rispetto delle leggi sia il pilastro di una società equa e civile.

La visione salesiana per un futuro di speranza

L’evento si è chiuso nel pomeriggio con i saluti finali, ma l’impegno degli educatori salesiani prosegue. Ogni giornata come questa rappresenta un momento di crescita e un’opportunità per i formatori di riflettere sul proprio ruolo, rinnovando la missione di accompagnare i giovani verso un futuro di speranza. La formazione professionale, se radicata nei valori salesiani, diventa infatti un potente strumento di inclusione sociale e promozione della legalità, capace di trasformare la vita dei giovani e delle loro comunità.

Seminario Europa 2024: Formazione e Innovazione per il Futuro del Lavoro

seminario europa 2024

Una riflessione sull’evoluzione della formazione professionale: il futuro del lavoro e delle competenze giovanili

Il Seminario Europa: storia e scopo dell’evento

Dal 24 al 25 ottobre 2024, si è svolta in Lombardia la 36ª edizione del Seminario Europa, evento annuale organizzato da CIOFS-FP ETS e Forma, dedicato ai temi della formazione professionale e dell’istruzione tecnica. Questa edizione, intitolata “Formare al lavoro per trasFormare la vita: il futuro adesso!”, ha portato al Cosmo Hotel Palace di Cinisello Balsamo e alla Sala Marco Biagi del Palazzo della Regione Lombardia un dibattito ricco di contenuti e proposte per rispondere alle sfide del lavoro contemporaneo e alle necessità formative dei giovani.

Dal 1989, il Seminario Europa rappresenta un momento chiave per i professionisti della formazione professionale e per le istituzioni nazionali ed europee. L’evento si inserisce nel più ampio contesto delle politiche europee sul lavoro e la formazione, nato in un periodo di intensi cambiamenti politici e sociali. In quell’anno, in risposta alle nuove disposizioni del Trattato dell’Unione Europea, il CIOFS-FP ha dato vita a un appuntamento annuale volto a promuovere l’innovazione e l’aggiornamento della formazione professionale. Ogni edizione si svolge in una regione diversa, coinvolgendo attivamente operatori del sistema IeFP (Istruzione e Formazione Professionale), aziende, accademici e rappresentanti politici.

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Il Tema 2024: formazione come strumento di cittadinanza e crescita

L’edizione 2024 del Seminario Europa ha messo al centro il lavoro come strumento di cittadinanza attiva, non solo come risposta al mismatch tra domanda e offerta di competenze. L’idea portante è quella di un lavoro che contribuisca al miglioramento della società e offra ai giovani un’opportunità di crescita personale e professionale. La formazione, secondo i principi della pedagogia salesiana, viene proposta come un cammino per trasformare fragilità in risorse, stimolando i ragazzi a diventare protagonisti attivi della loro carriera.

Progettare il nuovo: innovazione dei profili professionali e dei laboratori, ascoltando il presente e costruendo il domani

L’intervento di Franco Pozzi, Direttore Generale di CNOS-FAP Lombardia, e di Francesco Cristinelli, Direttore della sede di Sesto San Giovanni, ha approfondito come il sistema educativo salesiano possa accendere il “fuoco” della curiosità e della motivazione nei giovani. Nel loro discorso, intitolato “Scintille”, hanno posto l’accento su due linee guida fondamentali della formazione: le radici solide nel sistema salesiano e lo sguardo innovativo verso il futuro.

Pozzi e Cristinelli hanno utilizzato la metafora delle “scintille” per descrivere l’approccio educativo che CNOS-FAP promuove, il cui obiettivo è ispirare e attivare il potenziale di ciascun allievo, anche nelle situazioni più sfidanti. “Non si tratta di fornire soluzioni perfette, ma di dare vita a percorsi che accendano nei giovani la voglia di imparare,” ha spiegato Cristinelli, facendo riferimento all’esperienza salesiana, in cui il “fare” gioca un ruolo centrale nell’apprendimento e nella formazione.

Innovazione continua: dal Duale alla Formazione Superiore

Nel loro intervento, Pozzi e Cristinelli hanno esplorato la necessità di un approccio duale alla formazione, che coinvolga intensamente le aziende nella progettazione dei corsi. Questa collaborazione si è concretizzata non solo attraverso i tirocini, ma anche tramite corsi tecnici tenuti presso le Academy delle aziende, consentendo agli studenti di formarsi direttamente in contesti lavorativi reali. “Formazione significa affiancamento e accompagnamento formativo, una responsabilità che condividiamo con le aziende, specie in un panorama lavorativo in costante cambiamento,” ha sottolineato Pozzi.

I rappresentanti del CNOS-FAP Lombardia hanno illustrato come, negli ultimi anni, abbiano investito su percorsi innovativi per rimanere al passo con le richieste del mercato del lavoro. L’introduzione di nuovi settori come la Motoristica e la Logistica nelle sedi di Sesto e Treviglio risponde, infatti, alla necessità di preparare tecnici specializzati nelle aree più richieste dalle imprese. Inoltre, hanno accennato alla creazione di percorsi post-diploma specifici per i settori in crescita, come la manutenzione di veicoli ibridi, la termoidraulica e la frigoria, per soddisfare il fabbisogno delle imprese.

IeFP al centro del dibattito nazionale: verso un sistema di finanziamento stabile

Uno dei temi centrali della due giorni è stato il ruolo del sistema IeFP nel supportare lo sviluppo delle competenze richieste dal mercato del lavoro e nel promuovere un sistema di finanziamento più stabile. I 250 partecipanti e i 30 relatori presenti hanno discusso su come il sistema IeFP possa rappresentare la risposta al mismatch tra domanda e offerta di lavoro, integrando innovazioni didattiche e strumenti digitali all’avanguardia. “Siamo di fronte a una trasformazione strutturale: le nuove filiere produttive richiedono competenze interdisciplinari e flessibili, capaci di adattarsi a contesti complessi e mutevoli,” ha dichiarato CIOFS-FP, evidenziando come i nuovi profili lavorativi richiedano una preparazione ampia, che combini abilità tecniche e competenze trasversali.

Formazione 4.0: competenze tecniche e soft skills per l’industria del futuro

Il sistema manifatturiero italiano si trova oggi a dover affrontare due rivoluzioni parallele: la digitalizzazione e la transizione verde. Questo scenario impone una revisione profonda delle competenze professionali, che devono essere interdisciplinari e capaci di rispondere alla crescente complessità del mercato. Pozzi e Cristinelli hanno discusso l’importanza di sviluppare nei giovani un approccio “a banda larga”, che consenta loro di muoversi tra diversi ruoli e mansioni, valorizzando sia le competenze tecniche sia le competenze soft come creatività, pensiero critico e intelligenza emotiva.

Laboratori di filiera e innovazione didattica

Il Seminario Europa ha posto in evidenza anche la necessità di un cambio di paradigma per quanto riguarda i laboratori tecnici. Al posto dei tradizionali laboratori monodisciplinari, si è discusso della creazione di laboratori di filiera in cui gli studenti possano acquisire competenze in contesti multidisciplinari come Industria 4.0, Meccanica-meccatronica e ICT. Pozzi ha sottolineato l’importanza di considerare i laboratori come spazi dinamici e interattivi, in cui gli studenti possano sviluppare una mentalità aperta e collaborativa.

Il ruolo strategico del Comitato Tecnico Scientifico

La presentazione ha messo in luce anche la funzione strategica del Comitato Tecnico Scientifico (CTS), che facilita la collaborazione tra scuole e imprese, integrando esperti del mondo professionale nella progettazione formativa. Pozzi e Cristinelli hanno ribadito che il CTS svolge un ruolo essenziale per garantire la qualità dell’offerta formativa e per permettere agli studenti di sperimentare l’apprendimento attraverso l’esperienza diretta. “La collaborazione con le aziende e la formalizzazione di accordi tra scuole e imprese sono la chiave per migliorare la qualità della formazione e per rispondere in modo efficace alle esigenze del territorio,” ha affermato Pozzi.

seminario europa 2024

Tutoraggio e transizione dal mondo scolastico a quello aziendale

Un altro punto fondamentale del discorso di Cristinelli è stato il ruolo cruciale del tutor formativo e aziendale. Il tutor rappresenta un “ponte” tra il mondo della scuola e quello dell’azienda, facilitando la transizione degli studenti verso il lavoro. Questo approccio integrato è stato definito dai relatori come una risorsa inestimabile per preparare i giovani a inserirsi con successo nel contesto lavorativo.

La formazione tecnica come motore di crescita del paese

La forza della formazione tecnico-professionale emerge come una risorsa strategica per sostenere lo sviluppo economico e sociale dell’Italia. Con una formazione capace di rispondere in modo dinamico alle trasformazioni del mercato, le giovani generazioni possono diventare veri protagonisti del cambiamento. Con l’auspicio che la “benzina” delle competenze tecniche possa alimentare la crescita del paese, il Seminario Europa 2024 si chiude con un messaggio di speranza e impegno.

L’Approccio per Competenze nella Formazione Professionale Salesiana

L'Approccio per Competenze nella Formazione Professionale Salesiana 3

Le attività di formazione professionale di CNOS-FAP Regione Lombardia ed il Sistema Dotale

La Regione Lombardia attraverso il Sistema Dotale offre corsi di formazione professionale rivolti a giovani in diverse situazioni. Quelli che hanno terminato la scuola secondaria di primo grado, quelli provenienti da percorsi di istruzione di secondo ciclo con esito negativo e coloro che si trovano nella difficile condizione di NEET. (Not in Education, Employment, or Training). Questi corsi hanno lo scopo di fornire opportunità di crescita e sviluppo professionale a giovani in situazioni di fragilità, aiutandoli a superare il rischio di dispersione scolastica.

L’obiettivo dei corsi dotati di finanziamento regionale è di permettere ai partecipanti di conseguire l’Attestato di Qualifica IeFP (III livello europeo), riconosciuto in Italia e in Europa, il quale apre le porte del mondo del lavoro. Inoltre, il superamento del quarto anno di IeFP consente di ottenere il Diploma professionale di Tecnico (IV livello europeo), che offre l’accesso a ulteriori percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) e all’esame di Stato valido per l’ammissione all’Università e agli Istituti Tecnici Superiori (ITS).

Il “Sistema Preventivo” di Don Bosco

La Formazione Professionale Salesiana adotta il metodo educativo di Don Bosco, noto come “Sistema Preventivo”. Il quale pone l’accento sulla cura individuale dei ragazzi, la loro vicinanza, presenza e accompagnamento nel cammino di crescita. I formatori del CNOS-FAP Lombardia operano con l’obiettivo di fornire ai giovani conoscenze, competenze professionali e capacità che rendano più solida la loro cultura e più spendibile la loro qualifica sul mercato del lavoro.

Un elemento centrale nell’approccio adottato è quello delle competenze, che mira a superare il dualismo tra un curriculum culturale inerte e uno tecnico professionale troppo orientato alla pratica. L’obiettivo è creare un approccio unitario in cui teoria e pratica siano integrate, permettendo agli allievi di essere protagonisti del loro processo di apprendimento. Le modalità di apprendimento sono incentrate su compiti reali, coinvolgendo gli studenti nelle pratiche di valutazione e rendendo espliciti i criteri e i parametri di valutazione per favorire una reale comunità di apprendimento.

I “laboratori professionali” rivestono un ruolo fondamentale in questa Formazione per Competenze. CNOS-FAP investe nella strumentazione e nei macchinari per questi laboratori, oltre alla formazione dei formatori tecnici di settore, al fine di fornire un’esperienza pratica e concreta agli allievi.

Unità Didattiche e Unità Formative

La didattica progettata attraverso il paradigma delle competenze si sviluppa mediante due elementi fondamentali: l’Unità Didattica (UD) e l’Unità Formativa (UF). L’UD è costituita da attività formative svolte all’interno della stessa disciplina e mira all’acquisizione di conoscenze e abilità specifiche. La UF, invece, si sviluppa in modo multidisciplinare, coinvolgendo più discipline per il raggiungimento di competenze specifiche.

Le attività formative comprendono una varietà di situazioni di apprendimento, come lezioni frontali, attività di ricerca individuale o di gruppo, gruppi di studio e di approfondimento, attività di laboratorio e altro ancora.

Valutazione e Didattica Digitale

Nel percorso formativo, sia nelle UD che nelle UF, i contenuti appresi vengono messi in pratica attraverso attività pratiche che sviluppano e ampliano le abilità degli allievi. Le UF spesso prevedono la realizzazione finale di prove articolate, chiamate “capolavori”, che certificano le competenze raggiunte dagli studenti.

Inoltre, da quasi dieci anni, è stata introdotta la Didattica “digitale” in quasi tutti i corsi e sedi del CNOS-FAP. L’uso dei tablet e la promozione della didattica cooperativa mirano a favorire la crescita e lo sviluppo degli studenti attraverso l‘utilizzo delle nuove tecnologie.

I corsi di formazione professionale con sistema dotale di finanziamento della Regione Lombardia rappresentano un’importante opportunità per i giovani in difficoltà. Li aiuta a conseguire una qualifica riconosciuta a livello europeo e aprendo loro diverse possibilità nel mondo del lavoro e dell’istruzione superiore. Grazie all’Approccio per Competenze e all’uso della Didattica Digitale, gli allievi possono acquisire conoscenze e abilità concrete, preparandosi al meglio per il loro futuro professionale. La Formazione Professionale Salesiana, basata sul Sistema Preventivo di Don Bosco, si impegna a fornire un’educazione di qualità, mettendo al centro il benessere e il successo dei giovani.